venerdì 28 marzo 2014

madre

parola fragile
vetro crepato
nessuno sa come non vada in pezzi

madre
tallone d' achille nascosto
basterebbe un soffio 

madre
stanca di mostrare anelli da sequoia decapitata
di ostentare una profonda saggezza 
che non ha

madre



la tiene insieme un delicato velo d'argento
che non cede, elastico, duttile

madre
vai figlia
nuota figlia
tutto ok figlia

tu non pensarmi

figlia


parola delicata
parola commovente
parola tuffo in un mare di ricordi teneri

figlia
farfalla che batte nel petto
slancio verso il futuro
abbraccio gratuito

figlia
persona delicata
persona commovente
si tuffa nel mare blu

figlia
che salta senza voltarsi
ride mentre vola
dove ? lo sa lei non lo dice non importa

figlia
vai
ce la farai
con gioia sempre

mercoledì 26 marzo 2014

p.s. sotto le ciglia

p.s. non è possibile dimenticare un pezzo di vita, forse il più vero, che si cela alle cure del giorno come un mistero
che mistero non è
solo il desiderio di scrivere ancora
di coltivare lo spirito fin che ce n’è
di usare le parole così come mi viene
senza giudizio
anche se non conviene
un piccolo posto per ricordare chi sono
prima del tardivo (si spera) abbandono
ma come mai tutte queste rime?
della metrica e della vita so così poco
non so spiegare perchè il cuore batte
non so spiegare il respiro che riempie e svuota
o la luna con le maree e la sua luce
pallidi versi  insinuati sotto le ciglia


sotto le ciglia

L’onda sogna cullando una chiglia
la luna s’insinua sotto le ciglia
di poeti stanchi senza famiglia
senza dimora, solo una chiglia
ormeggiata lontano sotto la luna
erano in cerca di fortuna
non l’hanno trovata
l’hanno dimenticata
tra le pagine annerite
dove languono ferite
d’inchiostro seducente
che non è servito a niente

cafè au lait


io soooono la regina 
del la ca sa
mi aaaaaaaalzo la mattina e pre pa ro il caffè
olè

e magari anche au lait

venerdì 14 marzo 2014

il pane non passa mai di moda

ci sono le michette
magnifiche quanto le spaccate
manzoniana memoria: hai presente tramaglino che gli sembra di sognare perchè vede il pane bianco sulla strada?
ecco, la città è ancora così
elegante operosa anche in tempo di crisi
che spreca il meglio solo per un puntiglio
che insegue un ideale immateriale
dimenticandosi della sostanza
economia da terzo millennio
che inghiotte le persone
per numeri che non stampa più nemmeno sulla carta